giovedì 2 agosto 2018

Cravatte

Come ogni ministro Bussetti interviene, presenzia, esterna. Ma siamo solo agli inizi e la fisionomia del suo ministero non è ancora ben chiara. Qual è infatti la costante nella sua intensa attività ministeriale? Quasi impossibile dirlo. Non lo sappiamo ancora. E allora è ovvio che, in mancanza di una definita filosofia, l'attenzione cada sulla cravatta, anzi sulle cravatte (un repertorio vasto e articolato, coniugando eleganza e sobrietà). Prevalgono i blu e gli azzurri, in un tripudio di sete lombarde. Questa, per il momento, è l'unica tendenza sicuramente rilevabile. E niente patacche verdi da leghista della prima ora, avete notato? Del resto il governo, nelle intenzioni dei suoi promotori, dovrebbe essere gialloblu (blu Salvini), e non gialloverde (verde Bossi Padania), come è stato malignamente ribattezzato, con l'intenzione di nuocergli, dalla stampa dominante avversa, economicamente mainstream e politicamente corretta (i soloni del pensiero unico mondializzato).
Certo, sul piano strettamente scolastico, bisogna ammettere che, proprio in opposizione al pensiero unico degli ultimi due decenni €uropei, ci aspettavamo qualcosina in più. Per esempio:
Abrogazione della 107/15 (Buona Scuola) senza se e senza ma.
Fine dell'eteronomia scolastica e ritorno all'autonomia.
Fine della pedagogia del gambero e ricollocazione della scuola italiana nell'orizzonte costituzionale.
Chiusura dell'Invalsi e ritorno alla valutazione formativa affidata alle istituzioni scolastiche autonome e agli insegnanti.

Fino ad oggi si è vista soltanto la soppressione della chiamata diretta, che però, a ben guardare, sembrava già boccheggiante e agonizzante da sé, avviata verso sicura morte naturale.

Insomma, in assenza di vere novità, cerchiamo di sondare il futuro sulla base dei primi e pochi indizi che abbiamo: cravatte. E che nessuno dica che si tratta di un approccio superficiale e metodologicamente fatuo. Non credo a chi pensa che dietro le apparenze si nasconda sempre un inganno. Vero è invece che in molti casi, soprattutto in politica, è l'abito che fa il monaco. Non trascuriamo dunque il repertorio Bussetti. Le cravatte contano, raccontano e promettono...


2 commenti:

  1. Trovo che i nodi si possono fare meglio. Non si usano piccoli e sottili?

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  2. Calimero, non si usano più così. Ma da quanti anni non ti metti la cravatta?

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